domenica 30 maggio 2021

IL MITO DELLA CAVERNA

 IL MITO DELLA CAVERNA

Il mito della caverna di Platone è uno dei suoi più famosi miti/allegorie/metafore, questo mito è raccontato all'inizio del settimo libro de "La Repubblica".

Questo mito parla di alcuni prigionieri che fin dalla nascita erano stati incatenati nelle profondità di una caverna, erano legati in maniera tale che potessero guardare solamente il muro difronte a loro. Dietro di loro vi era un muro con un fuoco acceso, dove vi passavano alcuni uomini che trasportavano delle statuette (di animali, di persone e di piante). I prigionieri pensavano che queste ombre causate dalle statuette fossero delle persone reali.

Un uomo riesce però a liberarsi e vedere il mondo al di fuori di quella caverna e dietro il muro, resosi conto della situazione vorrebbe subito tornare indietro dagli altri imprigionati della caverna e liberarli. Vi  era però un problema, riuscire a convincere gli altri prigionieri di essere liberati, infatti dovendo riabituare gli occhi all'ombra sarebbe dovuto passare del tempo prima che un prigioniero liberato possa vedere nel fondo della caverna, questa temporanea inabilità di vedere porta gli altri prigionieri ad avere un pensiero negativo su questa idea di fuga, in quanto secondo loro non varrebbe la pena faticare e subire dolore per andare a vedere le cose da lui descritte.

Inoltre a questo racconto/mito sono stati attribuiti ben 4 significati:

ONTOLOGICO

TEOLOGICO

POLITICO

GNOSEOLOGICO





Nessun commento:

Posta un commento

LA METAFISICA DI ARISTOTELE

 LA METAFISICA DI ARISTOTELE