domenica 20 dicembre 2020

GORGIA

 Gorgia: nacque nel 485 in Sicilia e morì a 109 anni.

Fu discepolo di Empedocle ed esercitò la sua arte retorica in molte città della Grecia. Nella sua prima opera, Sul non essere o sulla natura, egli stabilì le sue tre fondamentali tesi: Nulla c'è, Se anche qualcosa c'è, non è conoscibile dall'uomo. Gorgia dimostra queste tesi con dei paradossi e nega la pensabilità logica ed ontologica dell'essere. Un' altro aspetto della personalità di gorgia era la concezione tragica del reale e della incolpevolezza degli uomini di fronte a tutte le circostanze, la nostra esistenza è qualcosa di irrazionale e misteriosa. Nell' antichità si credeva che le leggi fossero derivate e create da un qualche cosa di sovrumano. I Sofisti invece credevano in un' origine totalmente umana. L'importanza dell' uso della parola è una delle maggiori scoperte dei Sofisti.  Protagora sosteneva il metodo dell' antilogia, cioè l'arte di costruire su ogni questione due discorsi contrastanti. Secondo Gorgia la parola è qualcosa di completamente autonomo dalla realtà. La retorica come l'arte del ben parlare diviene per Gorgia l'arte della persuasione. Gorgia distrugge completamente il rapporto tra realtà e linguaggio. Egli si pone polemicamente contro il pensiero di Parmenide, confutandone l'identità tra realtà, pensiero e parola alla base della filosofia eleatica. Il non essere è il non essere.








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